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Incontrarsi, conoscersi, innamorarsi e sposarsi!

Molti uomini italiani vorrebbero avere come compagna una donna ucraina, fondare con lei una famiglia e avere dei bambini. Per quanto riguarda gli aspetti relativi all’integrazione delle future mogli ucraine, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione, legati alla burocrazia ma anche a livello personale. Dal momento che sai alcune cose, è facile!

Il primo incontro

Per trovare una compagna dovresti rivolgerti ad un’agenzia professionale che possegga una sede in Ucraina. Selezionando online i profili femminili che ti interessano, l’agenzia verificherà se le donne prescelte sono disposte a conoscerti. A questo punto, attraverso una prima corrispondenza scritta, potrai mettere in chiaro con le dirette interessate alcuni aspetti fondamentali come gli interessi comuni, le aspettative di entrambi, ecc.

Conoscersi

Il primo incontro si terrà nel paese della donna. Dopodiché, se entrambi provate simpatia verso l’altro, è il momento di conoscervi meglio e farvi quindi visita reciprocamente nei vostri paesi. Prima di invitare una donna in Italia, dovrebbero però esserci i segni che vi state innamorando l’uno dell’altro. Se è chiaro che sta nascendo l’amore, allora puoi procedere con l’organizzazione del viaggio (data di arrivo, periodo di soggiorno…).

Innamorarsi

Pe far sì che l’amore diventi sempre più forte, dovete passare insieme molto tempo. Durante il periodo in cui la tua amata è in Italia, mettiamo di 4 settimane, sarà facile per entrambi capire se la relazione può avere futuro oppure no. Nei sei mesi successivi dovreste farvi visita reciprocamente, in modo da conoscere anche le rispettive famiglie e rinforzare il vostro rapporto. In questa fase, in cui imparerete a conoscervi bene, un consiglio caloroso è quello di iscrivere la donna a un corso di italiano per principianti (livello A1). Man mano che frequenterà le lezioni potrà progressivamente capire sempre di più e imparare parole ed espressioni italiane utili nella vita di tutti i giorno. Questo vi farà risparmiare molto tempo in futuro.

Ottenere il nulla osta al matrimonio

Il nulla osta al matrimonio ha una validità di sei mesi, in cui tu e la tua futura moglie potete vivere insieme come se foste sposati. Si tratta di una dichiarazione di volontà di matrimonio (non è un obbligo!), spetta quindi a voi valutare bene se fare il grande passo o no. Se entrambi doveste accorgervi di non essere fatti l’uno per l’altro, non c’è problema: la donna può tornare nel suo paese l’ultimo giorno di validità del visto e la questione è risolta.

Sposarsi

Potete scegliere se sposarvi in Italia oppure in Ucraina, la decisione spetta solo a voi. Se vi sposate in Ucraina, al matrimonio potranno essere presenti tutti i suoi parenti, mentre in Italia potrete invitare solo i suoi famigliari più stretti (madre, padre, fratelli), a causa di restrizioni sui permessi d’ingresso.

Per sposarsi in Italia, l’uomo italiano si deve recare come prima cosa all’ufficio del registro e presentare tutti i documenti necessari. Andrà poi all’ufficio immigrazione della questura per firmare una dichiarazione con la quale si impegna a pagare gli alimenti della donna. Infine dovrà recarsi presso l’Ambasciata italiana in Ucraina e richiedere il permesso di soggiorno per la sua compagna ucraina. A questo punto manca solo il matrimonio!

L’integrazione in Italia

Il cittadino extracomunitario deve firmare un accordo con lo Stato italiano, con il quale si impegna a integrarsi nella nuova nazione, in particolare ad acquisire i principi fondamentali della Costituzione italiana e raggiungere almeno il livello A2 di italiano. A questo scopo viene fornita la possibilità di frequentare un corso gratuito di formazione civica della durata complessiva di 10 ore, presso i Centri di Istruzione per gli Adulti (CPIA) o i Centri Territoriali Permanenti (CTP).

Allo scadere dell’accordo, della durata di due anni, lo straniero dovrà fare una verifica e accumulare almeno trenta crediti, che rappresentano i livelli minimi obbligatori di conoscenza della lingua e della cultura civile italiana (settore sanitario, scolastico, del lavoro, obblighi fiscali…).

Ulteriori informazioni si trovano alla pagina del Ministero dell’Interno Italiano: http://www.interno.gov.it/it/temi/immigrazione-e-asilo/modalita-dingresso/accordo-integrazione-straniero-richiede-permesso-soggiorno